TERAMO – Siamo agli sgoccioli per la definizione delle liste di aspiranti parlamentari del Partito Democratico nella prossima Legislatura in vista delle elezioni politiche nazionali del 24 febbraio prossimo: in queste ore, infatti, gli aspiranti onorevoli teramani stanno concludendo la raccolta firme a sostegno delle loro candidature. A parte gli uscenti e quelli che saranno compresi nel listino riservato alla segreteria, chi vuole entrare a far parte delle liste su cui gli elettori PD voteranno il 29 e il 30 dicembre ha dovuto trovare, in pochissimi giorni, almeno 106 firme di iscritti e militanti a sostegno della candidatura. Una tornata elettorale con meno appeal mediatico e con regole più complesse. Entro le 20 di questa sera chi vuole correre al Parlamento dovrà depositare entro le 20 le firme a sostegno della candidatura, l’ufficializzazione avverrà però domani dopo le 16 al termine del coordinamento politico provinciale dal quale usciranno i nomi di 4 uomini e 4 donne candidati al Parlamento. Ovunque si voterà in un giorno unico, (saranno le Unioni Regionali a decidere se nel loro territorio si vota solo il 29 o solo il 30), a Teramo si voterà sabato 29 dicembre dalle 8 alle 21. Le regole stabilite prevedono una certa parità di rappresentanza tra uomini e donne, ogni elettore avrà infatti a disposizione due preferenze: si potranno dunque scrivere i cognomi di un uomo e di una donna. Se le due preferenze saranno entrambe per uomini o donne, la seconda sarà automaticamente annullata. In provincia di Teramo, per il momento, coloro che aspirano alla candidatura, per la componente maschile, sono: Renzo Di Sabatino, l’onorevole Tommaso Ginoble, Marco Verticelli, Franco Di Bonaventura, Alberto Melarangelo, Antonio Topitti, Mauro Scarpantonio, ed Ercole Core. Mohamed Tosson, esponente della Vibrata, ha lasciato il passo con galanteria alla quota rosa, l’ex sindaco di Sant’Egidio Stefania Ferri. Quest’ultima è tra le candidate femminili insieme a Raffaella D’Elpidio (consigliere comunale di Roseto), Manola Di Pasquale, Ilaria De Sanctis, e Rosaria Ciancaione (di Roseto, impegnata alle ultime primaria pro-puppato). Va evidenziato che chi si candida per le primarie in questa tornata, non potrà ricandidarsi alle primarie per i prossimi sei mesi, dunque per le regionali. Saranno chiamati a recarsi alle urne i cittadini che si sono iscritti all’Albo degli elettori del centrosinistra in occasione delle primarie del 25 novembre scorso (più le poche deroghe che hanno consentito a qualcuno di votare solo al ballottaggio del 2 dicembre) e in generale gli iscritti del Partito Democratico. Chi non fa parte di queste due categorie non potrà votare. Il 90% delle candidature saranno scelte con le primarie mentre il 10% delle candidature saranno scelte dalle direzioni regionali in accordo con la direzione nazionale. Sono esclusi dal conteggio i capilista che potranno comunque essere scelti anche tra i partecipanti alle primarie.Potranno partecipare anche i veterani che hanno chiesto una deroga dalla regola del partito che prevede che non si possa candidare i sindaci e i consiglieri regionali, in provincia di Teramo ha ottenuto la deroga solo Luciano Monticelli, mentre il sindaco di Castellalto Vincenzo di Marco non ce l’ha fatta. A differenza del 25 novembre non sono contemplati elettori fuorisede: si potrà votare soltanto nella propria città, e soltanto i candidati delle liste cittadine.
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